Una classe „internazionale“

In classe siamo in 10 e tutti da diverse parti del mondo: Cina, Romania, Spagna, Svezia, Ungheria, Australia e, ovviamente, Italia. Dopo questi primi giorni io e i miei compagni abbiamo cominciato a conoscerci meglio. Nicolas per esempio, viene dall’Australia ed è venuto in Austria per studiare la lingua. Mi ha detto che resterà qui a Vienna un mese, per poi trasferirsi a Berlino e continuare a studiare il tedesco, e poi, chissà, fermarsi là.. E si perché non sono l’unico che pensa ad un futuro qui. Sarida, la mia collega italiana mi ha confidato che, come me, dopo aver imparato bene la lingua, intende cercare un lavoro a Vienna. Questa città è un vero e proprio catalizzatore: penso che, anche se una persona inizialmente non ne ha intenzione, alla fine il pensiero di rimanere lo fa!

Dal momento che siamo una classe molto “internazionale”, mi diverto molto a sentire i vari tipi di accenti che ognuno ha a seconda della provenienza. Anche la pronuncia di alcune parole cambia sensibilmente in base alla provenienza. Ad esempio parole come Tee o Meer sono molto difficili da pronunciare per chi parla inglese: la doppia “E” in inglese si legge “I” mentre in tedesco, come in italiano, si legge “E”. Ecco diciamo che da questo punto di vista sono avvantaggiato … magari ce ne fossero di più! 😉

Un altro aspetto positivo di essere una classe eterogenea è che, volente o nolente, qualcosa di interessante viene fuori ad ogni lezione! Capita spesso infatti che a volte qualcuno spieghi agli altri qualche particolarità del proprio paese: usi e costumi, cucina, storia ecc.. Per chi, come me, è fondamentalmente molto curioso rispetto al mondo, non c’è sicuramente da annoiarsi!